La ceramica artistica è una delle arti più antiche della Sicilia, fin dal v secolo A.C. abbiamo nell’isola ritrovamenti che testimoniano una vivace presenza di maestri vasai e decoratori. Nel periodo di dominazione Araba ovunque vi sia argilla, sorge una fornace e si sviluppano le nuove tecniche di ceramiche invetriate. La ceramica siciliana è una delle più apprezzate al mondo, non solo per la sua storia millenaria ma anche perché oggi tantissimi artigiani sbocciano realizzando opere sul solco della tradizione che sanno comunicare al mondo contemporaneo.
La mia è una formazione artistica, da cultore della bellezza e amante dell’armonia, il mio approccio al mondo della ceramica è stato molto precoce, ho potuto esplorarlo nei laboratori, gli ambienti in cui ho vissuto per almeno 25 anni della mia vita.
Le mie ceramiche sono influenzate della terra in cui sono nato e opero. Sento di essere una delle mani attraverso cui la tradizione prosegue il suo corso della realizzazione di manufatti, l’uso sapiente di pochi strumenti è in grado di dare all’artigiano mille possibilità creative e avvolte lo stesso corpo diventa il migliore mezzo tecnico per il risultato che si vuole ottenere.
Molte sono le copie, gli spunti, le citazioni d’arte, ma nel mio caso c’è sempre il desiderio e la voglia di produrre anche opere che abbiano un respiro che va oltre la semplice riproposizione, le elaborazioni che preferisco sono quelle che mi vedono convolto in progetti in cui è richiesta una speculazione teorica, dove la fase pittorica è solo una parte dell’opera.
Il mio obiettivo finale è la realizzazione di un opera che abbia:”un senso” ; un pavimento, un porta bicchiere, un piatto, un vaso, hanno ”senso” quando: forma, colore, disegno, e tutti gli elementi anche non materiali che lo compongono, sono in relazione fra loro in modo armonico e vivono come un organismo che malgrado i dettagli specifici, nella fase progettuale vengano considerati: “ dall’ insieme al particolare “, e non il contrario.
Questo approccio vale anche riguardo la collocazione finale, l’uso che dovrà avere, di chi saranno i fruitori; tutte queste considerazioni aiutano a far nascere un opera sensata e appropriata.
Sotto questa denominazione intendo considerare tutto un insieme di decorazioni elaborate nel 1600 in Sicilia, in particolare nel palermitano. Fra le caratteristiche particolari vi è quella dell’uso della foglia d’acanto inserita dentro dei riquadri (quartieri) che si alternano con varie colorazioni differenti. Oltre questo elemento decorativo possono trovarsi le fasce con le trecce, i medaglioni, scene bucoliche o santi, o simboli a tema guerriero . Il mio intento è quello di realizzare opere che possano riportare nell’oggi la cultura e la tradizione secolare della nostra terra, in genere mi rifaccio alle opere presenti nei nostri musei o collezioni priv...
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Fra i molteplici esperimenti nella mia vita di artigiano c’è stato quella che mi ha visto interessato nella realizzazione di riproduzioni di ceramiche Greche arcaiche e classiche presenti nei nostri musei siciliani, in particolare ho fatto riferimento alla collezione presente nel palazzo Mormino di Palermo. Il mio impegno si è limitato alla copia della forma dell’oggetto ma dal punto di vista decorativo, ho soltanto riprodotto le immagini con uso di acrilici senza rispettare la tecnica originale. ...
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Un palermitano o un turista, quasi certamente camminando a Palermo avrà incrociato delle architetture arabo-normanne dalle caratteristiche cupole rosso cupo, al vederle chiunque rimane incantato non solo per la sensazione di trovarsi dinanzi a qualcosa di raro ma anche perché unico al mondo, frutto di una felice commistione di culture che hanno saputo arricchire questa terra straordinaria. Nello specifico le cupole rosse hanno una strana storia, in realtà non furono pensate di questo colore e solo a partire XVIII secolo si hanno notizie riguardo un restauro di mantenimento dove venne usato un avanzo di intonaco rosso, da quel momento le cupole rosse sono parte integrante...
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La tecnica dello scalfito è da me utilizzata anche per realizzare questi decori della tradizione, mi piace molto rivisitarli lavorando sul contrasto fra il colore del cotto sotto cristallina e il bianco lucido dello smalto. Ci tengo a sottolineare che ogni pezzo è unico in quanto non faccio uso di spolveri e per alcune decorazioni procedo direttamente senza la traccia della matita. ...
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Con questo nome intendo tutta una serie di decori realizzati con il solo uso del colore nero su fondo bianco, in genere prediligo nature morte, paesaggi o elementi geometrici. ...
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Dalla realizzazione di una opera unica su tela in cui volevo rappresentare il tema in questione, pensai ad una superficie fittamente riempita di tocchi di pennello dando pennellate in senso verticale a simboleggiare la presenza di esseri umani, questi raramente si toccano o accavallano, sembra abbiano dei confini oltre il quale l’uno si ritiene separato dall’altro. Nell’opera vi è un elemento grafico realizzato con l’uso di un perfilo sottile, si tratta di linee orizzontali e verticali tracciate intorno le pennellate dei colori ma che non si fermano a incorniciarle, in modo frettoloso e volutamente impreciso giungono a toccarsi con le altre linee creando una re...
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Un decoro a tema floreale che non ha nei fiori i soggetti principali, infatti qui vuole capeggiare: il tratto volutamente grossolano , le colorazioni frettolose, le campiture a tratteggio e imprecise. Mi piacque, alcuni anni fa, pensare qualcosa che rappresentasse la velocità con cui spesso realizziamo le nostre cose. Da questo esperimento è nato questo decoro che vorrebbe manifestare come la realtà può essere descritta e raccontata in modo differente se osservata in modo frettoloso. Il risultato finale è gradevole esteticamente ...
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Passeggiando, ci si può soffermare a osservare i bordi delle strade, si può notare una quantità di piccoli fiori che crescono anche in posti impensabili dove in apparenza non dovrebbe poter sbocciare la vita. Ricordo, da studente di primo anno ci fu assegnato dalla bravissima professoressa Paratore, il compito di disegnare dal vero dei fiori; avendo dimenticato di acquistarli, ne raccolsi un po’ sul bordo della strada che mi conduceva a scuola e li disegnai disposte come un mazzettino, con delle matite colorate. Da quel disegno realizzai una decorazione modulare. Sulla scorta di quello studio propongo questo decoro semplice e vivace. ...
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Dal latino fragmentum, der. frangere o rompere. Questo decoro nasce dal gusto di riordinare elementi decorativi e colori frammentati, il piacere è simile a quello del gioco, cioè di porre situazioni o eventi nuovi e non del tutto prevedibili. Ecco che i frammenti si combinano casualmente (ma non troppo) secondo l’emozione dell’artista. La tecnica è quella dello: scalfito, i colori possono variare in funzione della forma del manufatto e del luogo in cui verrà posto. Anche questo decoro è frutto della mia creatività, realizzato a mano libera e ogni pezzo è da considerarsi unico. ...
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Uno degli artisti del novecento che più ha influenzato l’arte contemporanea, che personalmente ho amato fin da giovane quando al corso integrativo del liceo artistico presentai una tesina su questo autore. Non ho realizzato un vero e proprio decoro ispirato alle sue opere, ho semplicemente provato a riprodurre qualcosa che ne prendesse spunto, semplicemente per omaggio all’artista. ...
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questo decoro floreale ha come caratteristica principale quella di essere realizzato a partire da una colata di smalto sulla forma che decido di lavorare, questa colata è imprevedibile anche a me che dovrò decorarla con tante margherite, così facendo mi diverto a impostare ogni volta il decoro in modo diverso e rendo il mio oggetto unico e inimitabile. Dal punto di vista estetico si presenta con questo contrasto molto bilanciato fra il colore del cotto sotto cristallina e quello della parte decorata su smalto lucido. Un decoro fresco e divertente di cui non ci si stanca a cui ho dato il nome di una persona a me molto cara. ...
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simbolo di fertilità e abbondanza,in questo decoro esprime l'esplosione e la ricchezza che nella vita è possibile cogliere anche in un frutto e in ogni forma della natura in un tessuto di relazioni. La tecnica è quella dello: scalfito che conferisce al manufatto un leggero rilievo,i colori sono i tipici della stagione in cui il frutto può essere colto. Questo decoro di mia invenzione è realizzato a mano libera ed ogni pezzo è unico . ...
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Fin da piccolo ho amato pormi dinanzi le opere di questo artista del novecento, in anticipo con la sua arte rispetto la maggioranza dei movimenti dell’epoca. Ancora oggi sto li a contemplare il genio e provo con molta semplicità a configurare nelle mie opere degli accordi cromatici seguendo il criterio che ritengo opportuno, non si tratta di copie d’arte e neppure di un entrare nei criteri che hanno portato l’artista alla realizzazione delle sue opere, ugualmente ho ritenuto di chiamare questo decoro con il nome dell’artista olandese in quanto è innegabile sia nato dal mio pormi dinanzi ad esso e nel voler oggi proporre le mie opere penso di farlo senza ...
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Amo molto questo decoro, mi piace il senso di tranquillità che mi dona. Il soggetto è il pesce, nel particolare rappresentato come sardina stilizzata, ma in questo caso si evince molto chiaramente che esso è parte dell’ambiente in cui vive, non c’è pesce senza mare. Questa relazione facilmente considerabile perché chiara ai nostri occhi sarà quella che l’uomo dovrà riconoscere fra se e l’universo intero, e potrà farlo soltanto quando comincerà a lavorare sulla propria soggettività con uno sguardo più profondo, capace di scendere nelle maree della propria psiche. ...
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Sotto questo nome non indico un decoro nello specifico, ma una serie che hanno come punto in comune quello di essere realizzati con il solo utilizzo dei toni del blu. In genere gli elementi decorativi si rifanno alla ceramica tradizionale siciliana, (ma non sempre), il risultato finale è molto delicato . ...
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Attraverso il gocciolamento e lo schizzo il pittore statunitense provava a creare sulla tela ciò l’artista custodiva nel suo animo, infatti grazie ai primi studi psicoanalitici dell’epoca si cominciava a comprendere che la parte cosciente nell’uomo è solo la punta dell’iceberg della persona che invece ha nell’ inconscio la parte preponderante ma nascosta. I suoi gesti non erano casuali ma nella sua convinzione erano il risultato di un movimento interiore che attraverso un apparente distrazione della parte conscia, poteva lasciare filtrare messaggi dal profondo, un po’ quello che accade quando sogniamo. Nel mio caso, non è sempre ...
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Fino a qualche decennio fa, prima della cementificazione sconsiderata realizzata a danno della città di Palermo, era possibile allontanarsi da essa di qualche chilometro, salendo in una delle montagne circostanti avremmo potuto ammirare non solo la sua bellezza ma un giardino di origine araba fitto di agrumeti chiamato: conca d’oro, che le faceva da corona. Ancora oggi è possibile in alcune aree godere della vista: limoni, mandarini, arance e la memoria va ai giardini, i fiumi, laghi, ville nobiliari che hanno ospitato per secoli uomini che da altre parti del mondo si trasferivano a Palermo rapiti dalla sua bellezza. Nel mio decoro, propongo un semplice rametto che si ...
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La mia Sicilia è terra che trabocca di colori, la luce avvolge e riempie gli occhi di chi si ritrova a camminare in ogni suo angolo, ciò che penso si possa percepire con più intensità nell’animo del siculo è il colore del fuoco, come quello della lava dell’Etna che non è soltanto metafora ma elemento che nei secoli ha temprato il carattere forte dei siciliani. Questo decoro vuole essere un omaggio a tutto ciò che ci rappresenta, con il solo disegno e l’utilizzo del rosso corallo e il nero su fondo bianco, propongo elementi caratterizzanti: personaggi, frutti, animali, spighe, paesaggi, si fondono in un gioco di impressioni...
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